Gioco d’azzardo in Italia, i nuovi risvolti e i consumi dei cittadini
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Gioco d’azzardo in Italia, i nuovi risvolti e i consumi dei cittadini

LUIGI DI MAIO

Come si presenta il settore del gioco d’azzardo all’alba del Decreto Dignità?

La misura adottata dal governo Lega-5 Stelle punta sul divieto delle pubblicità per togliere visibilità a una delle industrie più amate dagli italiani per il divertimento. I risultati del provvedimento saranno evidenti soltanto tra qualche anno, dato che il target di riferimento è composto dai non-giocatori e dai minorenni. Intanto però può essere utile delineare un quadro generale della situazione con cui l’Italia inizia la sua battaglia alla ludopatia.

Durante i primi sei mesi del 2017 gli italiani hanno puntato più di 37 miliardi di euro nella raccolta sul comparto live. Il volume di gioco pro capite è di 610,30 euro, a fronte di una vincita media di 486,61 euro. In media quindi ogni abitante del nostro Paese perde quasi 124€ in scommesse in un anno. A conti fatti, poco più di 10€ al mese. Ovviamente il dato medio non rende conto delle enormi differenze che esistono tra i diversi tipi di giocatore. Una stima media mette sullo stesso piano lo scommettitore che rischia di giocarsi uno stipendio e il minorenne che non può ancora effettuare puntate legali. Le ultime statistiche individuano circa 800.000 ludopati in Italia, con un numero circa doppio di cittadini considerati a rischio.

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Una delle ultime ricerche si è occupata di stabilire se esiste una zona d’Italia in cui risulta una maggiore frequenza di alte giocate a fronte di un reddito basso. In precedenza, infatti si riteneva che questo fenomeno fosse peculiare del Mezzogiorno, auspicando un intervento locale per arginare il fenomeno. In realtà lo studio ha smentito quest’ipotesi, mostrando l’assenza di una regione o una provincia in cui si verifica un rapporto sbilanciato tra guadagno medio e spesa per l’azzardo. La concentrazione di gioco sembra più sviluppata in Lazio, Campania, Abruzzo e in parte di Calabria e Puglia, senza però che ci sia correlazione con una difficoltà economica delle zone interessate. Il mito sfatato è a livello geografico, perché pare che la correlazione tra disoccupazione e gioco d’azzardo esista in tutta la Penisola.

Gioco d'azzardo
Gioco d’azzardo

Fonte foto http://www.giochidislots.com/it/

Le tendenze del 2017

Per quanto riguarda i giochi più amati, le tendenze del 2017 non sconfessano quanto fatto finora dagli scommettitori nel nostro Paese. Al primo posto rimangono le slot machine e tutte le AWP in generale, che insieme alle videolottery costituiscono circa la metà dell’intero comparto. Molto amate anche le scommesse sportive, agevolate dalla diffusione dell’online. Le applicazioni per smartphone stanno portando il traffico digitale ad aumentare in maniera considerevole, e le previsioni per i prossimi anni prevedono un avvicinamento al settore terrestre. Molto però dipenderà dal modo in cui i governi decideranno di approcciarsi al fenomeno. La mossa Lega-5 Stelle potrebbe colpire l’online, diminuendo il numero di iscrizioni ai siti.

Sull’industria live invece è difficile ci siano cambiamenti, anche perché il divieto pubblicitario non si applica alle lotterie nazionali. Una scappatoia che permetterà allo Stato di ottenere somme ingenti, ai giocatori di entrare nel mondo delle scommesse. Tra qualche anno sapremo i risultati concreti del Decreto Dignità. Non ci resta che attendere.

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ultimo aggiornamento: 19 Luglio 2018 13:02

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